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Chi siamo
La Comunità dei Greci Ortodossi si costituisce a Venezia il 28 novembre del 1498, su
autorizzazione del Consiglio dei Dieci. Inizialmente, fu chiamata Confraternita di San
Nicola, seguendo l’esempio degli altri ordini religiosi presenti già nella Serenissima.
L'avvenimento ebbe un'importanza enorme non solo per la Comunità ma, più in generale,
per tutto l’ellenismo moderno.
E’ nei secoli il più antico ed importante centro della diaspora ellenica. Nel corso della sua
lunga storia essa mantenne legami sociali, economici e culturali con le terre-greche
d'Oriente, esercitando così una profonda influenza sullo sviluppo culturale ed il risveglio
intellettuale e politico della nazione ellenica.
Nel 1511, dopo l’approvazione del Consiglio dei Dieci, compra il terreno e costruisce
(1539-1573) la Chiesa di San Giorgio, la più antica e la più gloriosa chiesa greco
ortodossa dell'Occidente, e successivamente il Campanile. Il suo interno si arricchisce
con importanti e uniche opere religiose di arte bizantina.
Grazie ai lasciti, dei defunti confratelli, diventa proprietaria di molti immobili e di somme
di denaro ingenti ma con la caduta della Repubblica nel 1797 Napoleone confisca denari i
suoi fondi, oggetti preziosi e tesori con risultato un periodo inevitabile di declino.
Durante il XIX e XX secolo i suoi membri diminuirono costantemente ma, anche se
notevolmente ridotta, essa conservava gran parte dei suoi beni e tesori.
Dopo la fine della seconda guerra mondiale, la Comunità, commissariata per tutto il
periodo del fascismo, decide nel 1948 di “spogliarsi” dei suoi averi e donare tutto il suo
patrimonio mobile ed immobile (inclusa la Chiesa di San Giorgio) allo Stato Greco, come
dote, per l’istituzione a Venezia dell’Istituto Ellenico di Studi Bizantini e Postbizantini,
unico centro di ricerca fuori la Grecia; l’atto notarile si perfeziona nel 1953. L’istituzione
dell’Istituto Ellenico e la donazione furono assicurate da un accordo fra i governi italiano
e greco e la stessa Comunità.